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Giovanni Pascoli

Giovanni Pascoli nasce a San Mauro di Romagna  nel 1855.

Il padre, che è un amministratore di una tenuta agricola, muore durante un agguato, teso da contrabbandieri di sale, lasciando orfani i suoi otto figli.

Pascoli ha allora dodici anni e sta seguendo gli studi in un collegio ad Urbino.

Negli anni seguenti viene sconvolto da numerosi lutti in famiglia, tra cui la morte della madre e di tre fratelli, che gli lasceranno una grossa ferita per tutta la vita.

Dopo aver ottenuto una borsa di studio per l' Università di Bologna, diventa allievo di Carducci e si laurea in lettere.

Dopo essere stato in carcere per più di sei mesi per aver appoggiato il movimento socialista, Pascoli cade in una profonda crisi psicologica facendosi innumerevoli domande sulle probabilità che un personaggio lasci il segno nella storia.

Ripresosi da questa crisi l' autore insegna latino e greco in diversi licei finchè non riesce a raggiungere l' ambita cattedra di letteratura italiana all' Università di Bologna.

Nel frattempo si trasferisce in una casa a Castelvecchio di Barga con la sorella Mariù.

Giovanni Pascoli muore nel 1912.

         

 

 

Tra le sue opere più importanti ricordiamo:

-Myricae, quadretti naturalistici;

-Canti di Castelvecchio, le poesie delle "piccole cose";

-Il fanciullino, è una riflessione sul significato della  poesia;

-La grande proletaria si è mossa, discorso pronunciato  nel 1911 per appoggiare la guerra di conquista della  libia;

Per Pascoli l' uomo ed il mondo sono avvolti nel mistero e sono minacciati dal male e dall' ingiustizia; né la scienza né la religione sono in grado di conoscere e spiegare la realtà, Solo i poeti possono intuire il significato della vita e dei misteri dell' umanità.

Nel poeta infatti c' è una parte dell' anima che rimane fanciulla che sa capire il segreto delle cose, con      

l' ingenuità e l' intuizione di un bambino.

La poesia di Pascoli è la poesia delle piccole cose: dei fiori, degli alberi, degli alberi, etc...

Nei testi di questo poeta  possiamo riconoscere molti caratteri del Decadentismo (che si contrappone al romanticismo):

-la sfiducia nei valori della storia e della tradizione;

-la malinconia e la solitudine;

-l' infanzia sentita come l' età migliore della nostra vita;

Esso inoltre non segue una metrica tradizionale ma una più libera e musicale.

Infine nelle opere di Pascoli possiamo notare simbologie che fanno inizialmente pensare a qualcosa di piuttosto banale, ma che dopo un piccolo ragionamento, possono far riflettere su argomenti seri ne è un esempio  la solitudine espressa nella poesia "Lavandare".

La poesia di Pascoli

Le opere

Parini

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